La Festa della Repubblica
- orizzontecultura2
- 2 giu 2021
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“Orizzonte Cultura 2.0” commemora i 75 anni della Repubblica attraverso il ricordo di due documenti, conservati nell’Archivio di Stato di Taranto, datati rispettivamente al 4 Giugno e 29 Giugno 1946, diramati dalla Questura locale, che rivelano dettagli preziosi circa l’organizzazione dei festeggiamenti previsti per la successiva domenica 30 Giugno.

Nel primo documento, si nota la preoccupazione delle Autorità locali di tutelare l’ordine pubblico; in attesa dei risultati del Referendum, che avrebbero decretato la scelta in favore della Monarchia o della Repubblica, ed in previsione delle “Manifestazioni di Giubilo”, che ci si aspettava sarebbero state organizzate dai partiti vincitori, si delineava lo schieramento delle forze di sicurezza.
I luoghi da vigilare, possibili obiettivi da colpire da parte dei manifestanti al passaggio del corteo, indicati nel documento erano le sedi dei partiti politici, le redazioni e le tipografie dei giornali nonché le abitazioni di esponenti dei partiti.
Inoltre, dalla lettura del documento apprendiamo che i festeggiamenti avrebbero avuto maggiore probabilità di svolgersi in maniera pacifica attraverso il coinvolgimento di tutti coloro che avevano ascendente sulla massa popolare.
Il secondo documento, datato 29 Giugno, dunque successivo alla proclamazione dei risultati, descrive l’organizzazione del corteo previsto per la domenica 30 Giugno e delinea le operazioni di sicurezza messe in atto per la tutela dello stesso.
Il programma della giornata prevedeva la “Messa di propiziazione” celebrata dall’Arcivescovo Mons. Bernardi nel Duomo. Terminata la funzione religiosa, il corteo, composto da reparti di marinai, soldati, Carabinieri ed Agenti di P.S., bandiere nazionali, Autorità Civili, Militari e Politiche, sarebbe partito da Piazza Duomo percorrendo il seguente itinerario: Piazza Castello, Ponte Girevole, via Archita e via d’Aquino.
All’altezza di Piazza Garibaldi le principali autorità avrebbero deposto una corona d’alloro al monumento di Giuseppe Garibaldi.
La tappa successiva sarebbe stata Piazza della Vittoria dove i componenti dei partiti avrebbero ripetuto il medesimo atto commemorativo di fronte al Monumento ai Caduti, intonando l’Inno del Piave.
Percorrendo via d’Aquino, Piazza Immacolata, via Berardi e via Anfiteatro, il corteo avrebbe raggiunto l’ultima tappa: la Rotonda del Lungomare.
Qui i partecipanti avrebbero ascoltato i discorsi celebrativi del Prefetto e del Sindaco previsti a conclusione dei festeggiamenti a suggellare il nuovo percorso politico sancito dalla volontà elettiva del popolo.
Fonte documenti: Prefettura Gabinetto busta 70
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